Partire verso la roccia, il mare, sole e temperature miti quando in pianura regna la nebbia, l’umidità e la pioggia è come svegliarsi dopo un brutto sogno. E fu così che con un gruppo di amici il 6 ottobre un volo aereo mi ha portato nel più bel parco giochi a disposizione di un “rampegone”: l’isola di Kalymnos in Grecia, l’isola delle spugne!!!
Atterrata all’aeroporto di Kos il primo incontro con una persona di eccezione: Manolo! Wow la settimana promette bene….
Dopo aver utilizzato quasi tutti i mezzi di trasporto, macchina, aereo, bus, traghetto e taxi siamo giunti agli studios che avevamo prenotato. L’atmosfera si percepisce già molto bene nonostante la stanchezza del viaggio….aria salmastra calda, suono degli scooters in giro per l’isola, ristoranti affollati, negozi aperti fino a notte, ritmo di vita rallentato rispetto al nostro frenetico andar per città tra impegni lavorativi, famigliari ecc.
Tutti ti guardano sorridenti e ti ripetono ENJOY quasi fosse un ritornello!
La mattina al mio risveglio cielo azzurro, mare trasparente e calmo, qualche barca di pescatori e l’isola di Telendos di fronte a me con le sue pareti di roccia: che pace! Tutti i problemi della vita quotidiana svaniscono in un soffio e io mi ritrovo completamente rapita da questa isola magica.
Con gli scooters si ha la possibilità di girovagare tutta l’isola in cerca delle falesie che più piacciono (a proposito ancora c’è la possibilità di non utilizzare il casco e provare quell’ebrezza tipica degli anni ’80 di vento nei capelli!!) e ce ne sono veramente tantissime (ben più di 1700), bellissime con vista su cale mozzafiato e di un calcare grippante quasi fosse roccia vergine e immacolata.
I gradi morbidi, la roccia fantastica, i tiri ben chiodati e la mancanza di umidità potrebbero farti sentire per una volta più bravo di quello che sei….
In falesia i frequentatori sono fra i più disparati: compagnie di giovanissimi, coppie con neonato al seguito, gruppi di amici, coppie di signore “grandi”, coppie veramente “grandi” (!), ecc.
Questa è l’arrampicata a mio parere: uno sport affascinante che non è solo grado, performance ma anche divertimento, ambiente, amicizia, contatto con la natura, socialità e soprattutto adatto a tutte le età.
Tra le falesie più belle in cui ho avuto la fortuna di arrampicare ricordo Pothia, Massouri, La grande grotta ecc; tutti i giorni una meta differente! Il ritorno è stato un mese di depressione: le solite falesie vicino a casa sembrano tutte un po’ più bruttine e meno interessanti del solito. Per una settimana ho vissuto dentro in una bolla, il risveglio è stato difficile ma la mente e il corpo sono stati rigenerati, una bella sferzata di energia.
Io conto di tornare al più presto……
Paola