NUOVI ORARI SEDE CAI
15 Ottobre 2021
Richiodatura della falesia di Rovaiola
7 Novembre 2021

Cavallerizzi in trasferta – SUPRAMONTES

Per le consuete ferie di settembre, con Anna avevamo programmato un palinsesto sardo molto ricco tra arrampicata, mare, camminate e cultura.

La notizia dell’ultima ora era sicuramente il grande ritorno della “Compagnia del Tassello”; niente a che vedere con elfi, nani e hobbit ma semplicemente Gianni Cattaino, Maurizio Oviglia ed il sottoscritto riuniti e di nuovo insieme per chiodare una nuova falesia!

Maurizio, da ottimo basista, si era dato da fare trovando un bellissimo muro nelle vicinanze della ormai storica falesia di Genna Croce, settore che ci aveva visti tutti e tre protagonisti della chiodatura con un lavoro di squadra tra il 2003 e 2004; insieme a Gianni avevamo già pianificato ogni cosa, preparato il materiale e fatto un piano d’azione per lavorare con metodo a questa nuova impresa.

Giugno 2003: Gianni Cattaino a Genna Croce su TERESINA

Poi un pomeriggio è arrivato quel messaggio: un assurdo quanto inaspettato incidente si è portato via Gianni poco prima di partire, lasciandoci tutti con gli occhi gonfi e senza le parole per riuscire a dare voce a una tristezza enorme.

Così in silenzio ci siamo ritrovati con Maurizio, Cecilia, Anna, Francesca e Andrea alla base di quello che è poi diventato, in ricordo di Gianni, il “Doc Wall”, per lavorare insieme facendo memoria dell’ironia, del sorriso, della musica e delle idee che apprezzavamo in lui. Il lavoro lo abbiamo solo iniziato e la falesia non è ancora stata pubblicata e data in pasto alla massa; per ora i tiri attrezzati sono sei con difficoltà tra il 6a+ e il 7a, tutte lunghezze molto tecniche e varie su una roccia impeccabile e molto lavorata.

Doc Wall (foto M. Oviglia)
Lavoro al Doc Wall: chi chioda e chi prova i tiri…

Il territorio di Urzulei è quello per ora meno conosciuto e valorizzato per quanto riguarda l’arrampicata, anche se possiede falesie di livello superiore come Genna Croce e Serra Oseli. Le potenzialità sono davvero tante e forse per poco è ancora uno “spazio bianco” dove chi è appassionato di chiodatura può esprimersi liberamente e con una declinazione ancora romantica.

Le Ginestre è un nuovissimo settore scoperto sempre da Maurizio e in corso di chiodatura che si trova sempre nei pressi di Genna Croce. E’ una lunga fascia a placche con una colorazione che dal grigio vira quasi ad un blu “metallico”, come se avessero stirato un lungo foglio di lamiera liscia sulla parete facendo sparire tutti gli appigli… Anche qui i lavori sono in corso e per ora sono stati chiodati sei tiri dal 6b+ al 7c; preparatevi ad un’arrampicata su placche tecniche e complesse, di sicura soddisfazione per la bellezza della scalata e dei movimenti.

Le Ginestre (foto M. Oviglia)
Durante l’apertura di IO E TE (foto M. Oviglia)
Selfie di gruppo alla base delle Ginestre(foto A. Zancanaro)

Nella zona di Gonone mi sono invece dedicato in modo particolare alla sistemazione e richiodatura della falesia di Monte Irveri. Questo settore si trova sulla strada che da Gonone porta alla spiaggia di Cala Cartoe, poco prima di svalicare. E’ una bella fascia di ottimo calcare grigio su cui si trovano una quindicina di tiri belli e interessanti, e che negli ultimi anni è stata un pò abbandonata rispetto ad altri settori sempre molto frequentati. L’accesso è brevissimo, il posto sempre ventilato e per la posizione è ideale nelle mattinate estive (ombra) o nei pomeriggi invernali (sole).

La falesia di Monte Irveri
Monte Irveri: con Maurizio durante i lavori di richiodatura (foto C. Marchi)

Grazie al materiale raccolto e messo a disposizione da un gruppo di arrampicatori di Dorgali con una colletta, insieme a Maurizio ho messo mano alla falesia richiodando le vie più facili e tracciandone tre nuove. “Richiodare” in questo caso ha voluto dire una completa sostituzione delle soste con gruppi inox a doppio anello, la richiodatura completa delle vie già esistenti con fittoni resinati inox 316 e la totale rimozione del vecchio materiale in posto. Per quanto riguarda le vie nuove ho utilizzato fix inox 316. Ho sistemato anche CAPITAN SPRUZZO, il tiro da me chiodato nel 2000; ho potuto verificare che le protezioni sul tiro (fix e placchette zincate) sono ancora in ottimo stato nonostante gli oltre vent’anni di età e non presentano segni di ruggine e ossidazione!

Per l’accesso e la logistica rimando alla guida PIETRA DI LUNA. Questo è l’elenco aggiornato dei tiri:

1_ LA SANTITA’ DEGLI ALTRI, 18m, 5b, placca grigia con uscita verticale su lame. Via nuova (E. Pinotti, settembre 2021)

2_ CARO FREDDY, 15m, 7a+

3_ SOLEDAD, 15m, 7b

4_ LABIRINTITE, 15, 6c+/7a

5_RUBY RUBACUORI, 15m, 7b+

6_FUCUSHIMA, 15m,7b

7_LAMPATHU, 15m 7a+

8_LA SACRA SCUOLA, 7b

9_IL MAESTRO, 15m, 6b+, muro tecnico. Richiodata da M. Oviglia, settembre 2021

10_ISCORIATI, 15m 6b+, placca grigia con uscita difficile. Richiodata da E. Pinotti, settembre 2021

11_CHENTU CONCAS CHENTU BERRITTAS, 15m, 6a, bella placca grigia. Richiodata da E. Pinotti, settembre 2021

12_POUR S’AMUSER, 18m, 6b, placca tecnica e lama finale. Via nuova (E. Pinotti, settembre 2021)

13_COME NELLE FAVOLE, 20m, 5c, bella lama diagonale. Via nuova (E. Pinotti, settembre 2021)

14_CAPITA SPRUZZO, 20m, 5c, placca grigia. Via parzialmente richiodata da E. Pinotti, sett.2021

15_BIGOSCAMORZ, 15m, 6c+

16_MAIALE MORTO, 15m, 7a

17_ZINGARO, 15m, 7a+

18_JOCCALA SA LIMBA, 15m, 6c

Per chi come noi ama questo bellissimo territorio, consiglio due interessanti itinerari a piedi perchè non di sola arrampicata vive l’uomo…

Il primo riguarda il tratto che si trova a monte delle famose gole di Gorropu e che permette di visitare Sa Giuntura, la confluenza da cui si genera il torrente che poi entra a monte nelle gole, e due particolari insediamenti nuragici, il Nuraghe Mereu e il Nuraghe Presethu Tortu, due dei pochissimi esempi di queste costruzioni realizzate in pietra calcarea. L’itinerario è davvero spettacolare e attraversa un territorio in parte ancora selvaggio dove è possibile incontrare il muflone.

Sa Giuntura
Il Nuraghe Mereu
Il crinale che scende verso Sa Giuntura. Sullo sfondo le gole di Gorropu

Passando invece all’opzione “mare-monti”, quest’anno ci siamo concessi l’escursione che dalla piana del Golgo porta a Cala Mariolu, una delle spiagge più belle di questo tratto di costa. L’itinerario è ben tracciato, è quasi tutto all’ombra ed ha lo stesso impegno generale di quello che scende a Cala Goloritze; è però più lungo (circa 2h30′ all’andata e altrettanto il ritorno) con una prima parte senza grossi dislivelli e con scorci mozzafiato, per poi scendere nella parte finale lungo il bosco di Ispuligidenie con una serie infinita di tornanti fino al mare.

l’arco di roccia
Cala Mariolu, bella e affollata dai gommonauti
La Iscala ‘e fustes che permette di superare i punti deboli tra le falesie che sovrastano la cala

Sul versante cultura consigliamo vivamente una visita a Nuoro: il centro storico è bello e in buona parte pedonalizzato, cosa che lo rende visitabile in tranquillità.

Quest’anno noi abbiamo visto il Museo Etnografico, davvero molto interessante e ben allestito e ricavato all’interno di un vecchio edificio conventuale. Molto bella la parte sul pane e quella sui costumi e la produzione tessile. Altro edificio da visitare è il MAN-Museo d’arte della Provincia di Nuoro, che offre spazi dedicati alle mostre temporanee più declinate verso l’arte moderna e contemporanea.

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