Da bambina ho avuto la fortuna di passare gran parte delle mie vacanze estive in Sardegna. Man mano che crescevo, insieme al turismo che dalla terra ferma sbarcava sull’isola, i miei genitori (poco amanti del caos e della ressa) cercavano posti sempre meno popolari e selvaggi in cui trascorrere quelle due settimane.
Quando abbiamo iniziato a parlare di organizzare le ferie io e Michele non abbiamo avuto nessun dubbio sulla nostra meta: mare cristallino e distese di roccia, quale compromesso migliore?! Si lo ammetto, la roccia ha prevalso sul mare, ma gli appassionati scalatori sono così, che vuoi farci.
Il 4 ottobre ci svegliamo a Olbia, non abbiamo pianificato un vero e proprio itinerario, abbiamo in mente alcune tappe, ci guiderà il meteo.
Per l’occasione abbiamo acquistato una Maggiolina, il nostro albergo mobile a cinque stelle.
Siamo stati qualche giorno nella zona di Pedra Longa e Santa Maria Navarrese. Devo ammettere che scalare con il rumore del mare che si infrange nella roccia e un po’ di salsedine nei capelli è davvero un’esperienza unica per noi autoctoni della pianura padana. Nonostante la stagione estiva fosse al termine, il tempo ci ha regalato delle temperature fantastiche.
Michele era desideroso di arrampicare un po’ in strapiombo e ci siamo spostati a Isili, nell’entroterra sardo. Ho imparato che i grossi centri abitati nel cuore dell’isola contano dai 2000 ai 3000 abitanti e che le temperature cambiano significativamente rispetto alla costa.
Ma la fauna no, e come ogni falesia sarda che si rispetti questa si deve trovare all’interno di un pascolo; abbiamo visto la base di una falesia diventata stalla e riparo per due bellissimi cavalli
Ti sei dimenticato di programmare la sveglia per l’indomani? Non ti preoccupare, ovunque deciderai di fermarti a dormire verrai svegliato da un gregge di pecore e i loro campanacci.
Poi, una sosta a Cagliari per andare a trovare mia sorella, e cimentarci in qualche attività sportiva diversa provando il SUP.
A Monte Arci, nel comune di Morgongiori (ci abbiamo messo 2 giorni a imparare questo scioglilingua), ho vissuto la situazione tragicomica di trovarmi in catena ad una via, manovra fatta, e non riuscire più ad aprire il moschettone a ghiera della longe. Lezione importante n.1927 MAI STRINGERE TROPPO LE GHIERE!
Eeeh ma che avventura sarebbe senza qualche imprevisto ora divertente da raccontare?!
Gli ultimi giorni di totale relax, altrimenti da questa vacanza sarei tornata più stanca di prima, li abbiamo passati della zona di Masua. Vedere il sole tuffarsi dietro lo scoglio Pan di Zucchero ero un mio desiderio. Che tramonto!
Siamo tornati il 16 ottobre e nel viaggio di ritorno stavamo praticamente già fantasticando su quali zone avremmo voluto visitare la prossima volta, su quali vie lunghe anche alla mia portata avremmo potuto affrontare, che migliorie apportare al furgone per avere qualche confort in più..
Scoprire questa terra attraverso le sue bellezze più nascoste e meno convenzionali, conoscere arrampicatori locali amanti della loro regione, svegliarci ogni mattina con un panorama diverso davanti agli occhi, ha accesso in noi la voglia di continuare a viaggiare in questo modo, a contatto con la natura, ancora di più.
Mi sa proprio che questo sarà un altro arrivederci cara Sardegna, come quelli da bambina.
Piccolo bilancio di fine vacanza
Chilometri percorsi: circa 1000
Libri letti: 2
Docce fatte: 4
Culurgiones mangiati: troppo pochi
Pecore viste: migliaia
Nostalgia: alle stelle
Ottobre 2021, Michela e Michele.